Esattamente due anni fa, il 30 Agosto 2014, MOAS portò a termine la sua prima operazione di soccorso nel Mediterraneo, salvando la vita a circa 250 persone tra Siriani e Palestinesi, di cui 40 bambini, che stavano fuggendo dal terrore della guerra.
Da allora, gli equipaggi di MOAS hanno soccorso ed assistito oltre 25mila tra uomini, donne e bambini che rischiavano la loro vita in cerca di un futuro migliore.
Gli orrori di cui MOAS è stata testimone sono serviti a rinforzare la nostra convinzione che nessuno merita di morire in mare. Oggi, dopo due anni di esperienza in prima linea nella più grande catastrofe umanitaria in mare del nostro tempo, MOAS lancia l’appello per la creazione di alternative sicure e legali ai viaggi della morte; per assicurare, a coloro che cercano di ottenere il diritto d’asilo, la possibilità di farlo senza dover rischiare la vita.
Lunedì 29 Agosto, 6500 persone sono state soccorse nel Mediterraneo in un solo giorno. Se le navi di ricerca e soccorso non fossero state già presenti, oggi saremmo qui, ancora una volta, a innorridirci per l’ennesima, evitabile, tragedia.
Mentre l’opinione pubblica mondiale rischia di diventare sempre più assuefatta dinnanzi alle stragi che si consumano nel Mediterraneo, MOAS fa appello alla comunità internazionale affinchè non permetta che le frequenti tragedie al largo delle nostre coste continuino ad essere una normalità.
MOAS, la prima ONG di ricerca e soccorso del suo genere nel Mediterraneo, è un’organizzazione umanitaria fondata per rispondere alle conseguenze terribili dello storico flusso migratorio in mare. Dopo due anni, stiamo ancora fronteggiando le stesse conseguenze e soluzioni sostenibili devono ancora essere trovate.
Quel che è peggio, controlli più rigidi alle frontiere, deterioramento delle condizioni nei paesi di transito, come la Libia, la Turchia e la Grecia, e la mancanza di alternative, stanno costringendo i richiedenti asilo ad intraprendere percorsi sempre più pericolosi, sia per mare che per terra.
È tempo di ripensare, in maniera radicale, l’attuale crisi migratoria globale. Pertanto, MOAS lancia oggi la campagna #SafeAndLegalRoutes.
Alla vigilia di due summits decisivi a Settembre, in cui i leader mondiali si incontreranno per trovare soluzioni definitive alle sfide della migrazione globale, MOAS fa appello a tutti i rappresentanti a pensare non in termini di numeri, ma piuttosto di focalizzarsi sulla personale, tangibile esperienza che MOAS vive quotidianamente.
Solo adottanto un approccio umanitario all’agenda politica internazionale è possibile trovare soluzioni sostenibili e nel rispetto della dinigità umana.
Unisciti al nostro appello per #SafeAndLegalRoutes; sostieni la nostra missione per salvare vite umane nel Mediterraneo – visita moas.eu/donate
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Per maggiori informazioni:
MOAS
Maria Teresa Sette, [email protected], +356 79849591
Paula Galea, [email protected], +356 99408209