Con l’inizio della stagione dei monsoni, il Bangladesh si trova nuovamente ad affrontare l’impatto devastante causato dalle forti precipitazioni. Molti distretti, soprattutto al nord, sono già stati colpiti da alluvioni monsoniche mentre altre aree del Paese si stanno preparando all’arrivo di piogge torrenziali previste nelle prossime settimane, con relativi problemi di inondazioni e smottamenti.
La vulnerabilità del Bangladesh alle alluvioni durante la stagione dei monsoni è ben nota. Tuttavia, a differenza degli anni passati, il Paese si trova a dover gestire l’impatto della stagione monsonica durante la pandemia di COVID-19. Le restrizioni adottate per ridurre la diffusione del virus hanno avuto ripercussioni significative nell’adozione di misure di prevenzione per far fronte ai pericoli legati alle piogge, suscitando forte preoccupazione per la sicurezza delle comunità piu’ vulnerabili.
Alluvioni monsoniche in Bangladesh
Il Bangladesh è un paese quasi al livello del mare fortemente esposto alla minaccia di ripetute alluvioni: questo perché ogni anno è colpito da cicloni tropicali e da piogge monsoniche tra giugno e ottobre. Le alluvioni causate dalle piogge torrenziali possono provocare una serie di effetti devastanti in tutto il Paese, tra cui il danneggiamento delle infrastrutture e delle coltivazioni e l’aumento di malattie trasmesse dall’acqua. La stagione dei monsoni è un periodo particolarmente difficile anche nei campi dei rifugiati Rohingya nel distretto di Cox’s Bazar e per la comunità locale ospitante. Inoltre, le forti precipitazioni durante la stagione monsonica causano l’innalzamento del livello dell’acqua in torrenti, bacini e serbatoi, aumentando il rischio di annegamento per chi li utilizza.
In risposta all’alto numero di vittime durante la stagione dei monsoni e dei cicloni, a Cox’s Bazar MOAS ha iniziato il corso Flood and Water Safety Training per la formazione di volontari Rohingya e della comunità locale a fornire primo soccorso in caso di emergenze legate alle alluvioni. Dal 2019, quando il programma è stato avviato, sono stati formati più di 1450 volontari e moltissime vite sono state salvate.
La preparazione ai monsoni e il COVID-19
Il nostro corso Flood and Water Safety Training sarebbe dovuto continuare nel 2020. Tuttavia, le restrizioni dovute al COVID-19 hanno causato la temporanea sospensione dell’iniziativa. Oltre alle nostre operazioni, la pandemia ha fermato altre attività pianificate per far fronte all’emergenza causata dai monsoni. Ad aprile, l’UNHCR aveva preannunciato conseguenze pericolose nel caso in cui le operazioni di preparazione ai monsoni non fossero state completate in tempo, nonostante la pandemia. Purtroppo, alcuni dei lavori per la riduzione del rischio di calamità (DRR), come la stabilizzazione dei pendii, sono stati sospesi, mentre il ricollocamento di rifugiati che vivono in aree ad alto rischio è stato anch’esso ostacolato dalle restrizioni per il COVID-19. Nonostante le limitazioni, le organizzazioni umanitarie nei campi rifugiati di Cox’s Bazar hanno tentato di prepararsi per le situazioni più critiche, malgrado molti sforzi siano stati influenzati dalla pandemia e dai nuovi regolamenti di accesso.
La stagione dei monsoni del 2020
Mentre il Bangladesh continua a combattere contro il COVID-19, con l’arrivo dei monsoni le alluvioni causate da forti precipitazioni hanno iniziato a colpire il Paese, a cominciare da diversi distretti al nord e a est. Da allora, comunque, la situazione è in continua evoluzione, e il numero di persone e distretti colpiti è in aumento. Al 15 luglio, più di 1,5 milione di persone e un terzo dei distretti del Paese erano stati colpiti dalle alluvioni. Tuttavia, la stagione deve presumibilmente ancora raggiungere il suo picco e il Bangladesh’s Flood Forecasting and Warning Centre (FFWC) ha dichiarato che la situazione potrebbe peggiorare in diversi distretti settentrionali e centrali e che si temono le peggiori alluvioni dell’ultimo decennio.
Gli impatti sono devastanti: più di un milione di persone sono rimaste bloccate e almeno 62 hanno perso la vita. Le inondazioni hanno sommerso case, infrastrutture essenziali e vaste aree di terreni coltivabili, e gli abitanti di molti distretti del nord nel bacino del fiume Brahmaputra hanno riportato problemi legati alla fornitura di cibo, acqua potabile e all’igiene. Anche le comunità locali e i rifugiati Rohingya nel distretto di Cox’s Bazar sono stati colpiti da alluvioni e frane, con più di 35.000 persone finora coinvolte.
In risposta a ciò, il governo ha attivato misure su vasta scala per affrontare la situazione, tra cui l’apertura di rifugi e la fornitura di derrate alimentari. Le organizzazioni umanitarie stanno assistendo il governo con misure di soccorso, supportando agenzie come la Bangladesh Red Crescent Society nella distribuzione di generi di prima necessità e nell’evacuazione delle comunità colpite. Nei campi di Cox’s Bazar, inoltre, le organizzazioni umanitarie hanno iniziato attività per una risposta rapida ai monsoni.
Considerazioni finali
La stagione dei monsoni, ancora una volta, porta devastazione alla popolazione in Bangladesh, mentre il Paese combatte ancora per frenare la diffusione del COVID-19. I danni subiti dalla comunità e la minaccia di un incremento delle alluvioni nelle prossime settimane permettono di sottolineare l’urgente necessità di riprendere e implementare la formazione di risposta alle emergenze e la fornitura di attrezzature di salvataggio, in modo da poter ridurre i rischi. Per MOAS i corsi di preparazione e risposta ai monsoni sono una priorità a Cox’s Bazar, e stiamo aspettando la ripresa del nostro corso Flood and Water Safety, non appena le restrizioni legate al COVID-19 saranno revocate.
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