MOAS in Bangladesh
MOAS ha avviato la propria missione in Bangladesh il 3 settembre 2017 e ha immediatamente condotto un’approfondita valutazione delle esigenze della crisi umanitaria in corso
Riconoscendo un’acuta crisi alimentare, MOAS ha inizialmente utilizzato la Phoenix per fornire 40 tonnellate di aiuti umanitari al governo bengalese. Il nostro team locale ha successivamente creato due Aid Stations, centri di assistenza medica primaria, per servire i campi profughi in espansione e le loro comunità ospitanti.
La preparazione e la risposta ai monsoni sono stati una priorità per MOAS nel distretto di Cox’s Bazar, per mitigare i rischi e salvare vite umane.
La prima MOAS Aid Station è stata lanciata nell’ottobre 2017 nel villaggio di pescatori di Shamlapur, mentre la seconda è stata aperta nel novembre 2017 per servire il remoto insediamento di Unchiprang, situate entrambe nella regione bengalese di Teknaf, poco lontano dal confine con il Myanmar. Alle fine di novembre 2018 i nostri medici, farmacisti, infermiere e ostetriche avevano visitato oltre 90.000 persone, oltre il 40% dei nostri pazienti aveva meno di 18 anni.
A partire dal 2019 MOAS ha fornito servizi di consulenza a partner internazionali e locali che operano nel quadro della riduzione del rischio di disastri, nei campi profughi Rohingya e nelle aree della comunità ospitante. Grazie alla cooperazione con piú organizzazioni esperte in gestione dei disastri sono state coordinate le attività di soccorso e trovate soluzioni alternative per gestire le situazioni di emergenza.
Ci siamo concentrati sui corsi di formazione per la sicurezza in acqua, ideati da MOAS per ridurre l’impatto di eventi disastrosi come monsoni, inondazioni e cicloni.
Beneficiari: rifugiati Rohingya, membri della comunità ospitante e pescatori nella regione di Cox’s Bazar. Il 31% dei beneficiari della popolazione Rohingya erano donne, mentre nella comunità ospitante le donne sono state il 48%.
Il corso è stato progettato per migliorare lo sviluppo delle capacità nella comunità, formando volontari che sapessero:
- come muoversi in sicurezza all’interno di ambienti allagati;
- come eseguire salvaggi a terra;
- come usare le ‘throw bag’ per tirare fuori dall’acqua le persone in difficoltà;
Ogni volontario è stato dotato di una una borsa da lancio throw bag MOAS.
Nel 2021, in risposta all’aumento della frequenza e della gravità degli incendi nei campi profughi affollati, abbiamo sviluppato tecniche e strumenti innovativi per la sicurezza e la risposta antincendio – per combattere il pericolo posto dagli incendi nei campi profughi.
I volontari hanno imparato come fermare la diffusione del fuoco e spegnerlo, e quindi salvare vite umane.
Hanno anche appreso le tecniche per utilizzare efficacemente le attrezzature specializzate per ridurre i rischi affrontati dai vigili del fuoco e migliorare la loro efficienza.
Il nostro metodo operativo si basa sulla convinzione che lo sviluppo delle capacità dovrebbe essere localizzato: le comunità di rifugiati sono state fornite di ausili e supportate per essere in grado di gestire sistemi di risposta alle emergenze in caso di eventi disastrosi/emergenze.