La Tratta di Persone e l’impatto sul fenomeno migratorio

La tratta di persone è un fenomeno drammatico che coinvolge ogni anno in tutto il mondo un numero sempre maggiore di persone. Nonostante la sua rilevanza, nella maggior parte dei paesi europei ed occidentali si fa ancora fatica a riconoscerne la reale portata e i suoi effetti sulle persone coinvolte.

 

Le differenze tra tratta e contrabbando di persone

La Giornata Mondiale contro la tratta di persone, che si celebra ogni anno il 30 luglio, è stata istituita con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale su questo drammatico fenomeno e sulle sue conseguenze. In primo luogo, è importante chiarire la differenza tra tratta e contrabbando di persone. Sebbene le due espressioni siano spesso correlate, in quanto il contrabbando aumenta la vulnerabilità di chi si trova in un contesto migratorio, si riferiscono a due azioni differenti. I due concetti inoltre, sono abitualmente confusi dai media o dai politici quando si parla di migrazione. La tratta di persone (TdP) include varie forme di sfruttamento sessuale, lavoro forzato, schiavitù o pratiche simili alla schiavitù, servitù o espianto di organi. I sopravvissuti alla tratta possono diventare vittime di ulteriori discriminazioni nel paese di destinazione – in particolare le persone coinvolte nel traffico a scopo sessuale –  e ritrovarsi in condizioni di violazione delle leggi sull’immigrazione o condannati se sono stati vittime di tratta illegale.

Sebbene non sia un fenomeno nuovo, la TdP è stata ufficialmente riconosciuta e definita come crimine solo nel 2000, con il Protocollo delle Nazioni Unite sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani, in particolar modo donne e bambini (Protocollo sulla tratta degli esseri umani o Protocollo UN TIP). Il Protocollo stabilisce che per avere il reato di tratta di esseri umani devono coesistere tre elementi: l’atto (tratta nazionale o transnazionale), i mezzi con cui l’atto viene compiuto e infine lo scopo, quindi lo sfruttamento. Tutti e tre gli elementi sono richiesti, tranne nel caso in cui la vittima sia un minore di anni 18, in questo caso il primo e terzo elemento sono sufficienti (Articolo 3 (c) e (d)). La tratta di persone è un vero e proprio business con un profitto globale di circa 29.4 miliardi di euro, secondo quanto stimato dal Consiglio Europeo, e ad oggi è stimato che circa 50 milioni di persone si trovino in condizione di schiavitù. Inoltre, rispetto ad altre forme di criminalità, la TdP ha un rischio per i criminali di essere scoperti significativamente basso, in parte perché la distinzione da altri reati, come il riciclaggio di denaro, l’estorsione e il traffico di droga può essere complicata.

Il traffico di migranti – inteso come contrabbando (in inglese smuggling) – invece, è definito nel Protocollo contro il traffico di migranti via terra, mare e aria del 2000. In questo caso, lo scopo criminale dell’atto è ottenere un “beneficio finanziario o materiale”, favorendo l’attraversamento irregolare delle frontiere. Questo implica che, tipicamente, il contrabbando avviene in contesti migratori irregolari, mentre la tratta può verificarsi anche nell’ambito della migrazione regolare o nazionale.

Molte ricerche evidenziano che nell’ambito del traffico di esseri umani, le donne sono soggette ad ulteriori sfruttamenti e violenze, più precisamente a un tasso tre volte superiore rispetto agli uomini, mentre i bambini hanno due volte più probabilità di subire violenze rispetto agli adulti.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), le donne rappresentano il 65% delle vittime della tratta nel mondo. Inoltre, le donne indagate hanno una probabilità significativamente maggiore di essere condannate rispetto agli uomini, a causa di diverse ragioni e fattori come la difficoltà di accedere alla giustizia.

UNDESA ha stimato che nel 2020 ci sono stati quasi 281 milioni di migranti in tutto il mondo, pari al 3.6% della popolazione mondiale. Nello stesso anno, i disperati viaggi attraverso le due principali rotte migratorie hanno causato la morte di oltre 1.500 persone nel tentativo di raggiungere Italia, Spagna e Malta dai paesi dell’Africa occidentale e settentrionale. Tra questi, la maggior parte dei migranti non avendo altra scelta, si affida a servizi di contrabbando illegale nel disperato tentativo di raggiungere paesi sicuri. Lottare contro il traffico di persone significa anche prevenire traumi fisici e psicologici, la diffusione di malattie e infine evitare la morte di migliaia di persone innocenti.

 

Le ultime tendenze e gli effetti della pandemia

Il Covid-19 ha influito enormemente sul fenomeno del traffico di persone (TdP) e ancora di più sugli sforzi per combatterlo. L’ultimo Rapporto Globale sul TdP del 2022 analizza come la pandemia abbia esacerbato la vulnerabilità delle persone coinvolte, riducendo le capacità di salvare e proteggere a livello legale le vittime e perseguire i criminali. Le restrizioni e la chiusura degli spazi pubblici durante la pandemia ha fatto sì che i casi di tratta – come quelli a scopo di sfruttamento sessuale – si spostassero in aree diverse e più nascoste, rendendo ancora più difficile il lavoro da parte delle forze dell’ordine di perseguire i crimini e i criminali.

Di conseguenza, nel 2020 il numero totale di sentenze per reati di tratta è diminuito del 27%. Inoltre, due casi in particolare hanno registrato un calo significativo, quello della tratta a scopo di sfruttamento sessuale del 24% e quello della tratta transfrontaliera del 21%.

 

Conclusioni

La correlazione tra traffico e contrabbando nel contesto migratorio è una questione complessa da affrontare, soprattutto per le persone più vulnerabili, come i minori non accompagnati e le donne che viaggiano da sole, che spesso sono vittime di ulteriori crimini e sfruttamenti. È importante sottolineare che, come concordato unanimemente dalla comunità internazionale, i trafficanti sono criminali che fanno leva sulla disperazione delle persone che fuggono da guerre, violenze e persecuzioni. MOAS, come organizzazione che supporta migranti in tutto il mondo, lavora per combattere la tratta, collaborando a stretto contatto con i rifugiati e le persone migranti sopravvissute. È fondamentale continuare ad analizzare, comprendere e anche diffondere a livello internazionale la conoscenza delle diverse forme di tratta e delle vittime coinvolte o potenziali, si può fare di più per affrontare e risolvere le radici di questo crimine crudele e degradante che si verifica in quasi tutti i Paesi.

 

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