La preparazione salva le vite: in che modo MOAS contribuisce alla riduzione dei disastri?

Ieri (13 ottobre) è stata celebrata la Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per sensibilizzare le persone sulla necessità di una preparazione proattiva alle catastrofi. Il tema di quest’anno è “Dare potere alla prossima generazione per un futuro resiliente” al fine di sottolineare l’importanza delle iniziative globali e comunitarie per ridurre l’impatto dei pericoli derivanti da un clima che cambia.

Cosa si intende con Riduzione dei Disastri?

La Riduzione dei Disastri consiste nell’insieme di azioni che vengono intraprese prima che si verifichi una calamità per ridurre il suo impatto e prevenire il disastro che essa può causare.  Si tratta, in altre parole, di una strategia preventiva che si basa sulla prontezza e sulla resilienza ai disastri causati da fenomeni naturali estremi come alluvioni, terremoti, siccità, cicloni.

La gravità di un disastro dipende in gran parte dalla vulnerabilità della comunità ad esso soggetta. Le iniziative di Riduzione dei Disastri hanno l’obiettivo di ridurre tale vulnerabilità rafforzando la protezione sociale, migliorando le infrastrutture e sensibilizzando la popolazione. Esempi di queste azioni includono la costruzione di edifici abitativi più resistenti, la creazione di sistemi idrici efficaci per mitigare i rischi di inondazione, e l’implementazione di misure di sicurezza in caso di alluvioni e incendi nelle aree maggiormente vulnerabili.

Ridurre i disastri nel 2024

Il 7 gennaio 2024, un grande incendio è scoppiato nel Campo numero 5 di Cox’s Bazar (Bangladesh). Grazie alla veloce reazione dei volontari addestrati, nessuno ha perso la vita nonostante la distruzione di circa 800 rifugi e infrastrutture come centri clinici, strutture di approvvigionamento dell’acqua, centri di apprendimento. I volontari che avevano precedentemente ricevuto la formazione sulla gestione degli incendi da parte di MOAS sono stati tra i primi a rispondere all’emergenza e ad aiutare a prevenire la diffusione del fuoco, limitando così la devastazione.

Quest’anno, il Bangladesh è stato colpito anche da una devastante alluvione che ha impattato milioni di persone a livello nazionale. In regioni come Cox’s Bazar, dove l’acqua e le frane hanno colpito circa 1 milione di persone a settembre, il ruolo cruciale dei nostri programmi di addestramento in materia di sicurezza idrica è evidente. Le persone rifugiate e i volontari locali che hanno seguito la formazione hanno giocato un ruolo chiave nel supporto alle comunità e nel salvataggio di vite umane.

Questi eventi sottolineano la continua rilevanza degli sforzi per la Riduzione dei Disastri, soprattutto in aree vulnerabili come i campi profughi dove il rischio di incendio e allagamento è sempre più presente.

L’approccio di MOAS alla riduzione dei disastri

Dal 2019, MOAS si impegna attivamente nel settore della Riduzione dei Disastri, specialmente nei campi profughi. Il nostro lavoro è orientato al rafforzamento delle capacità e alla resilienza.

I campi per rifugiati sono particolarmente soggetti ai disastri a causa della loro posizione geografica remota, della natura temporanea dei rifugi e dell’alta densità di popolazione. I pericoli di incendio sono moltiplicati dalla presenza di spazi angusti, dai rifugi in materiali infiammabili e dalla mancanza di strutture adeguate a gestire le fiamme.

I residenti di questi campi sono anche molto vulnerabili alle alluvioni. Ma questi spazi sono temporanei e, quindi, di bassa priorità.

I decessi causati dai disastri derivanti da inondazioni e allagamenti sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni. In un Paese particolarmente colpito dai monsoni come il Bangladesh, l’annegamento è la seconda principale causa della morte dei bambini al di sotto dei 5 anni.

Attraverso i programmi di addestramento alla risposta agli incendi e alla sicurezza idrica, i rifugiati e i membri delle comunità locali imparano ad affrontare i rischi derivanti dai fenomeni naturali estremi. Il nostro impegno comprende la fornitura di attrezzature salvavita come sacchi da lancio, pompe d’acqua e strumenti per la prevenzione degli incendi come i tuk-tuk trasformati in unità antincendio. I volontari vengono addestrati a salvare vite umane utilizzando queste attrezzature. Grazie a MOAS, oltre 12.450 volontari sono stati formati per operare nel campo della sicurezza idrica e della risposta agli incendi.

L’aumento dei rischi a livello globale richiede un’azione immediata

Ogni anno, dalle 40,000 alle 50,000 persone perdono la vita a causa dei disastri derivanti dai fenomeni naturali estremi. Mentre questi numeri sono drasticamente calati grazie al miglioramento dei sistemi di preparazione e risposta, la frequenza e l’intensità dei rischi naturali sono in forte aumento. Solo nel 2024, gli eventi meteorologici eccezionali hanno causato ingenti spostamenti e perdite di proprietà, con molti Paesi a basso reddito che ne hanno estremamente risentito.

Dato che il cambiamento climatico aumenta questi rischi, impegnarsi nella Riduzione dei Disastri è vitale. Negli ultimi decenni il numero dei rischi legati agli eventi meteorologici è quasi raddoppiato rispetto ai periodi precedenti. Pur raggiungendo gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, l’aumento della temperatura globale avrebbe comunque un grave impatto su molte comunità in tutto il mondo. Pertanto, se da un lato l’azione per il clima è fondamentale, dall’altro dobbiamo espandere le nostre iniziative di Riduzione dei Disastri per mitigare questi effetti.

Considerazioni finali

In occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri, ti invitiamo a riflettere sull’importanza di una preparazione adeguata per affrontare i rischi derivanti dai dagli effetti del cambiamento climatico. Sebbene siano stati compiuti molti progressi nella riduzione delle vittime di disastri, la crescente minaccia di eventi meteorologici estremi rende chiaro che il nostro lavoro è lungi dall’essere concluso.

Insieme, possiamo lavorare per avere comunità più sicure e resilienti in tutto il mondo.

 

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