Colmare il divario nella Riduzione del Rischio di Disastri – Lezioni dal Bangladesh

MOAS ha presentato i primi risultati del progetto di ricerca sulla DRR durante l’evento “From Field to Framework” che si è tenuto al Valletta Design Cluster di Malta.

Malta, 17 dicembre 2024. In un mondo sempre più colpito da disastri naturali e conflitti causati dall’uomo, l’importanza di una efficace Riduzione del Rischio di Disastri (DRR) non è mai stata così urgente. Per riflettere su questo importante argomento e discutere soluzioni durature e condivisibili, MOAS (Migrant Offshore Aid Station) ha organizzato la conferenza “From Field to Framework”, tenutasi al Valletta Design Cluster il 16 dicembre. È stata un’opportunità per condividere i primi risultati del loro progetto di ricerca sulla Riduzione del Rischio di Disastri (DRR) in Bangladesh e incontrare altri professionisti e primi soccorritori operanti in contesti di disastro.

Il progetto di ricerca

Secondo i dati recenti delle Nazioni Unite, i disastri legati al clima sono aumentati di cinque volte negli ultimi 50 anni, sottolineando la necessità urgente di aumentare le misure proattive. Tuttavia, persiste una sfida critica: come tradurre le strategie teoriche di DRR in piani d’azione che rispondano alle complesse realtà affrontate dalle comunità vulnerabili.

Questa domanda è al centro della ricerca condotta da MOAS, che sta esaminando sistematicamente il suo lavoro di DRR in Bangladesh dal 2017 al 2023. Traendo spunto dagli interventi svolti nei campi di insediamento dei Rohingya a Cox’s Bazar, che ospitano una delle più grandi popolazioni di rifugiati al mondo, il rapporto in fase di compilazione affronta un vuoto chiave: la documentazione ad hoc e i meccanismi di feedback per collegare i praticanti sul campo con i progettisti dei programmi e i responsabili delle politiche.

Principali approfondimenti e temi

Attraverso il suo approccio strutturato, il rapporto non solo celebra i successi ma evidenzia anche aree di crescita, in particolare negli aspetti di governance, assicurando che le iniziative future siano ancora più impattanti e, forse più importante, attraverso l’apprendimento dall’esperienza.

Il rapporto esamina come le ipotesi di progetto abbiano influenzato la pianificazione, le risorse e le azioni dispiegate durante l’implementazione, e le lezioni apprese dalle valutazioni post-progetto. Crucialmente, enfatizza il pensiero a lungo termine: costruire resilienza per garantire che le comunità si riprendano più forti dopo le crisi.

Gli interventi di MOAS a Cox’s Bazar si sono concentrati su tre pilastri fondamentali:

  1. Preparazione e consapevolezza del rischio – Dotare le comunità di conoscenze e risorse prima che i disastri colpiscano.
  2. Risposta agli eventi – Aumentare l’efficacia delle reazioni immediate alla crisi.
  3. Formazione e sviluppo della comunità – Potenziare le popolazioni locali attraverso la formazione e la collaborazione.

I risultati evidenziano successi nel promuovere la resilienza, identificando al contempo opportunità di miglioramento, in particolare nella pianificazione della sostenibilità e suggerendo interventi progettati esplicitamente per le comunità vulnerabili per colmare il divario tra piani teorici e realtà sul campo. I praticanti sul campo affrontano richieste urgenti che possono rendere difficile una documentazione costante e tradurre i loro preziosi approfondimenti ai team organizzativi non è un compito facile.

Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il supporto del Voluntary Organisation Projects Scheme (VOPS), un’iniziativa gestita e amministrata dal Malta Council for the Voluntary Sector (MCVS) sotto gli auspici del Ministero per l’Inclusione e il Settore Volontario.

Albert Delia, Responsabile della Raccolta Fondi e dei Progetti di MOAS, ha dichiarato: “Speriamo che questo rapporto serva come risorsa per ispirare, informare e guidare futuri progetti di costruzione della resilienza in tutti i settori umanitari. Attraverso il Research Grant fornito da VOPS, MOAS ha avuto l’opportunità di condurre questa retrospettiva sulle sue iniziative in Bangladesh e su come possiamo meglio condurre future missioni.”

Per maggiori informazioni, contattare:

Francesca Pierpaoli

[email protected]

 

 

This project has been funded through the Voluntary Organisations Project Scheme managed by the Malta Council for the Voluntary Sector supported by the Ministry for Inclusion and the Voluntary Sector (MIV)

This project/publication reflects the views only of the author, and the MCVS cannot be held responsible for the content or any use which may be made of the information contained therein 

                                                                                     

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