Distribuzione di aiuti umanitari in Sudan, un anno dopo

Il progetto di MOAS per la distribuzione di medicinali in Sudan intende alleviare alcune delle ripercussioni del drammatico conflitto in corso nel Paese e soddisfare le esigenze mediche essenziali della popolazione colpita. Era necessario un intervento urgente affinché le persone vulnerabili e le comunità affette potessero accedere all’assistenza umanitaria salvavita e rafforzare ulteriormente la loro resilienza.

Quando sono scoppiate le ostilità in Sudan nell’aprile 2023, MOAS ha deciso di portare assistenza umanitaria nel Paese usando l’esperienza e le competenze nel campo della distribuzione di aiuti. Il piano era di gestire la raccolta di risorse materiali e finanziarie, spedire diversi container refrigerati da 40 piedi e consegnarli tramite trasporto marittimo a Port Sudan (Sudan del Sud). Il progetto prevedeva di distribuire i beni in base alle esigenze della popolazione.

Il conflitto armato in corso e la diffusa insicurezza nel paese hanno ostacolato l’accesso della popolazione ai servizi essenziali e all’assistenza umanitaria. Con tutti questi fattori aggravanti, nel corso degli anni, le esigenze di queste persone già vulnerabili che vivono in regioni lungo le linee di conflitto, così come degli sfollati interni, sono aumentate ancora.

Il piano era duplice: inviare forniture mediche e farmaceutiche sotto forma di kit sanitari interagenzia delle Nazioni Unite (IEHK). Si tratta di forniture mediche di emergenza standardizzate che sono essenziali ogni volta che si verifica un disastro. Ed inviare anche alimenti terapeutici contro la malnutrizione per affrontare i crescenti problemi di scarsità di cibo nella regione. I nostri sforzi di raccolta fondi sono iniziati nel secondo trimestre del 2023 e hanno prodotto i risultati che speravamo. MOAS ha quindi riunito una piccola rete di altre organizzazioni senza scopo di lucro per dare corpo agli elementi pratici e logistici di questa missione.

Abbiamo contattato Edesia, il nostro partner statunitense di lunga data e produttore di RUTF (cibo terapeutico pronto all’uso), e l’organizzazione di assistenza medica tedesca Action Medeor. Sul campo in Sudan, stiamo lavorando con ADRA per ricevere e distribuire gli integratori per la malnutrizione e con UNHCR per coordinare la logistica associata ai kit IEHK. I primi due container con le forniture RUTF sono arrivati ​​a Port Sudan alla fine del 2023 e la distribuzione è iniziata nel 2024. Secodo gli ultimi report a nostra disposizione, queste forniture hanno già curato oltre 2000 persone. Siamo lieti di segnalare che finora c’è stato un tasso di recupero di oltre il 92% tra i bambini curati che soffrivano di malnutrizione acuta e un tasso di recupero del 100% per i bambini curati a cui è stata diagnosticata una malnutrizione moderatamente acuta.

L’altra metà di questa iniziativa umanitaria, composta da un container che trasportava 48 kit sanitari di emergenza interagenzia di base insieme a 7 moduli di medicina supplementare, è arrivata a Port Sudan alla fine di luglio 2024. La distribuzione è attualmente in corso. Si prevede che queste forniture saranno utilizzate per curare 118.000 persone in 3 mesi.

Considerazioni finali

Il successo di questa nuova missione di aiuti ha spinto MOAS a riprendere le discussioni quest’anno per una potenziale nuova missione di aiuti, questa volta nel Darfur, al confine occidentale del Sudan, che è attualmente in allerta carestia. Gli sforzi di coordinamento condotti finora sembrano promettenti, soprattutto da quando il governo sudanese ha annunciato la riapertura del confine di Adre tra il Ciad e il Darfur occidentale questo mese. L’attuale stagione delle piogge in Sudan, tuttavia, sta rendendo le consegne di aiuti particolarmente difficili e si prevede che durerà fino a ottobre. Ci sono ancora diversi altri fattori logistici che devono essere affrontati prima di prendere un impegno solido. Tuttavia, attraverso una perseveranza implacabile, MOAS, insieme ai nostri partner, continuerà a fare del suo meglio per garantire che un’altra missione umanitaria sia resa possibile.

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