Sette persone – di cui cinque donne e due uomini – hanno perso la vita oggi in uno dei soccorsi più difficili effettuati dai team MOAS e Croce Rossa dall’inizio della missione congiunta nel Mar Mediterraneo.
Altre 183 persone, divise su 3 diverse imbarcazioni, sono state salvate dall’equipaggio di Responder nel corso della giornata, mentre 171 sono state trasferite da altre navi di Ricerca e Soccorso presenti in mare, per un totale di 354 persone attualmente salve a bordo della nave MOAS e ora sottoposte alle cure del team medico sanitario di Croce Rossa.
La tragica morte di sette persone ha segnato la prima operazione di soccorso della giornata, iniziata alle 6:00 circa di questa mattina.
Dopo aver avvistato un gommone stracarico di persone, l’equipaggio di Responder si è avvicinato per cominciare a distribuire i salvagenti come da procedura standard. In un attimo, le persone migranti, a bordo del gommone già pieno d’acqua, sono entrate nel panico – terrorizzate anche a causa dell’abbondante fuoriuscita di gasolio dal motore – e hanno cominciato a gettarsi in acqua per cercare di salvarsi raggiungendo la nave di MOAS il prima possibile.
Alcuni membri dell’equipaggio si sono lanciati per soccorrere le persone in mare. Alla fine, 134 persone, tra cui 99 uomini, 29 donne e 6 bambini, sono stati tratti in salvo su Responder. Nel corso della mattinata sono stati effettuati altre due operazioni di soccorso e due trasferimenti da altre imbarcazioni del dispotico di search and rescue raggiungendo il totale a bordo presente di 354 persone.
Nelle prossime ore, in attesa di disposizioni, è previsto lo sbarco sulle coste italiane.
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Maria Teresa Sette, [email protected], +356 7984 9591