1 agosto 2019
MOAS è orgogliosa di annunciare che, con il sostegno dei nostri donatori e partner, abbiamo consegnato 27 tonnellate di integratori alimentari al porto di Aden, in Yemen.
Le provviste sono state fornite dal nostro partner Edesia, compagnia statunitense specializzata nel settore della nutrizione che produce bustine ad alto contenuto calorico specificatamente formulate per contrastare la malnutrizione infantile. Questa spedizione è stata generosamente finanziata da Ed e Barbara Shapiro e dal Ruth and Hal Launders Charitable Trust.
Le provviste arrivate ad Aden sono scatole di Nutriset’s Plumpy Doz. Plumpy Doz è un integratore alimentare preventivo per bambini di almeno sei mesi che sono a rischio di malnutrizione acuta, e può essere usato congiuntamente all’alimentazione ordinaria. Ogni bustina da 50 grammi di Plumpy Doz contiene nutrienti essenziali per prevenire la malnutrizione nei bambini la cui alimentazione non assicura le calorie e le proteine di cui hanno bisogno.
Queste bustine, oltre a salvare vite vulnerabili, sono estremamente efficaci nel sostenere una crescita normale e uno sviluppo sano. Le nostre provviste permetteranno alle famiglie di sostenere la riabilitazione dei loro figli a casa, invece di farlo in ospedali o cliniche che sono sempre più pericolose e di difficile accesso.
La nostra spedizione sarà distribuita attraverso il settore sanità/nutrizione da ADRA, nostro partner operativo in Yemen. Negli ultimi tre anni, oltre 85.000 bambini al di sotto dei cinque anni sono morti di malnutrizione acuta. Con due milioni di bambini al di sotto dei cinque anni attualmente affetti da malnutrizione acuta, ci aspettiamo che questa consegna abbia un impatto immediato ed importante.
Regina Catrambone, co-fondatrice e direttrice MOAS, ha dichiarato: “Siamo felicissimi del successo di questa nuova operazione. Da quando MOAS è stata lanciata nel 2014, la nostra missione è alleviare la sofferenza delle comunità più vulnerabili del mondo: non potevamo restare con le mani in mano mentre la popolazione yemenita fronteggia uno dei peggiori disastri umanitari in corso. Ancora una volta, MOAS ha dimostrato la proprie capacità di creare veloci e innovativi programmi di intervento umanitario, mantenendo viva la speranza dove ce n’è più bisogno.”
In seguito al compimento di questa operazione, attendiamo l’arrivo in Yemen di una seconda consegna di aiuti farmaceutici nelle prossime settimane.
Per ulteriori informazioni potete scrivere a [email protected] o chiamare Giulia al numero 0039 388 659 4526.
Chi siamo
Fondata dalla famiglia Catrambone in seguito al naufragio dell’ottobre 2013 al largo dell’isola di Lampedusa nel quale sono morte 368 persone, MOAS rappresenta un modello per l’impegno della società civile di fronte alle crisi umanitarie nel mondo.
Con la prima missione, avviata nell’agosto 2014, MOAS è stata la prima organizzazione non governativa a condurre un’operazione di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. In tre anni di missioni marittime, MOAS ha salvato e assistito oltre 40.000 bambini, donne e uomini nel Mediterraneo Centrale e nell’Egeo.
A seguito della sospensione delle operazioni SAR nell’agosto 2017, MOAS ha continuato a monitorare la situazione nel Mediterraneo e a promuovere l’apertura di vie sicure e legali per garantire la protezione di chi cerca pace e sicurezza. Nel dicembre 2017 abbiamo organizzato, in collaborazione con l’UNHCR, una missione di trasferimento aereo per mettere in salvo 74 persone vulnerabili portandole dalla Libia in Niger.
Nel settembre 2017 abbiamo spostato il nostro focus operativo in Bangladesh, dove abbiamo consegnato al governo 40 tonnellate di aiuti umanitari per contribuire alla gestione dell’arrivo in massa dei rifugiati Rohingya, in fuga dalle violenze subite in Myanmar. Il nostro team ha creato due Aid Station, o centri di assistenza primaria, per fornire assistenza medica nei campi profughi di Shamlapur e Unchiprang, oltre che alle comunità bengalesi della zona.
A dicembre 2018, le MOAS Aid Station hanno fornito cure e medicinali vitali ad oltre 90.000 pazienti. Nell’aprile 2018, in seguito agli avvistamenti di Rohingya che tentavano di fuggire dal Myanmar in barca, abbiamo avviato anche una missione di osservazione nel Mare delle Andamane, richiamando l’attenzione internazionale sulla necessità di una strategia coordinata di ricerca e soccorso in questa regione.
La nostra missione in Bangladesh è ora focalizzata sui corsi di formazione per la sicurezza in acqua rivolti ai volontari Rohingya, con cui permettiamo ai rifugiati di sostenere le proprie comunità nei preparativi per la stagione monsonica. Contemporaneamente abbiamo lanciato una nuova missione in Yemen, dove stiamo consegnando farmaci essenziali e aiuti contro la malnutrizione presso il porto di Aden.