7 Giugno 2015
“È stata l’operazione piú grande e incalzante mai condotta dalla M.Y. Phoenix. Nell’arco di poco tempo ci siamo ritrovati ad assistere cinque imbarcazioni con oltre 2000 persone a bordo”.
L’organzzazione umanitaria Migrant Offshore Aid Station (MOAS) accoglie con soddisfazione e apprezza la maggiore presenza di navi nel Mediterraneo – sia private che militari – che nelle ultime settimane hanno contribuito a far dimimuire drasticamente il numero delle morti di migranti nel Mediterraneo.
Dalle prime ore di sabato, MOAS ha condotto la piú grande operazione di soccorso fino ad ora, assistendo al salvataggio di oltre 2000 persone al largo della Libia.
Per diverse ore, l’equipaggio di Migrant Offshore Aid Station ha coordinato il soccorso di cinque imbarcazioni in difficoltà cariche di migranti, in collaborazione con navi della marina italiana, tedesca e irlandese. Al momento M.Y. Phoenix – il vascello di MOAS – sta facendo rotta verso il porto di Augusta dove arriverà verso le 19,45 di stasera per sbarcare le persone a bordo: 372 migranti, di cui 184 uomini, 126 donne e 62 bambini, la maggior parte provenienti dall’Eritrea.
“È stata in assoluto l’operazione piú grande e incalzante che M.Y. Phoenix abbia condotto finora” ha detto Ian Ruggier, un ex Tenente Colonnello e ora membro dell’equipaggio di MOAS. “Pochi minuti dopo aver avvistato la prima barca, ne abbiamo vista un’altra e poi un’altra ancora e via cosi, fin quando ci siamo ritrovati a fornire prima assistenza a cinque imbarcazioni con un totale di oltre 2000 persone a bordo”.
Fondata un anno fa, MOAS è stata la prima orgaizzazione non-profit a lanciare attività di ricerca e soccorso in mare nel Mediterraneo con lo scopo ultimo di mitigare la perdita di vite umane. Quest’anno, l’organizzazione con base a Malta ha ripreso la missione il 2 maggio in partnership con Medici Senza Frontiere (MSF) che forniscono assistenza post-soccorso a bordo della M. Y. Phoenix.
“Quello a cui stiamo assistendo è un esodo senza precedenti. Migliaia di persone disperate continueranno a rischiare la propria vita se tutti noi, come società civile, non saremo in grado di offire alternative a questa gente” ha detto Regina Catrambone, l’impreditrice di Reggio Calabria, fondatrice di MOAS insieme al marito Christopher.
“Quando l’anno scorso MOAS ha deciso di solcare il Mediterraneo per salvare le persone che continuavano a morire, in tanti ci hanno detto che era un’idea folle” ha ammesso Christopher Catrambone. “La verità è che questa è una soluzione semplice a un problema complesso. Finchè le persone continueranno a rischiare la vita in mare, la priorità è salvarle”.
Dall’agosto del 2014 ad oggi, MOAS ha salvato e dato assistenza a circa 6400 migranti.
“Ci rincuora ricevere il supporto di tante persone da diverse parti del mondo che come noi si rifiutano di stare a guardare questa tragedia senza fare nulla. La nostra azione ha ispirato altri ad agire, siamo profondamenti orgogliosi di questo” da detto Regina Catrambone che proprio pochi giorni fa ha ricevuto i ringraziamenti personali della Presidente della Camera Laura Boldrini per “il gesto di grande responsabilità civile”.
Diretta dall’ex Generale Martin Xuereb, Migrant Offshore Aid Station fornisce assistenza di ricerca e soccorso professionale, e di recente è diventata membro della International Maritime Rescue Federation (IMRF). Con un equipaggio specializzato con tanti anni di esperienza alle spalle, MOAS ha condotto fino ad oggi operazione SAR di alta professionalità evitando incidenti e vittime tra i migranti.
“Quando l’anno scorso le operazioni di ricerca e soccorso sono state ridotte, gran parte del carico è pesato sulle navi commerciali che non sono in grado di far fronte ad attività di questo tipo” ha detto il direttore di MOAS Martin Xuereb. “Ci fa molto piacere notare che finalmente salvare vite in mare stia diventando sempre di piú una priorità nell’agenda politica europea. Siamo lieti di poter collaborare anche con le navi stanziate dagli stati membri. Questa è esattamente la cooperazione per cui ci siamo sempre battuti”.
MOAS ha lanciato una campagna di raccolta fondi ancora in corso al fine di rendere il progetto sostenibile nel lungo termine. Per poter finanziare la missione di quest’anno fino ad ottobre, la ONG ha bisogno di raccogliere ancora €1.5 milioni. Per fare una donazione visita www.moas.eu/donate
NOTA PER GLI EDITORI:
L’arrivo della M.Y. Phoenix al porto di Augusta, in Sicilia, è previsto per questa sera (domenica 7 giugno) alle 19.45 (ora locale).
Per scaricare foto di soccorsi precedenti visita https://www.moas.eu/press-images. Per scaricare video visita il canale YouTube The Migrant Offshore Aid Station.
Per maggiori informazioni:
Maria Teresa Sette
MOAS Communications and Media Officer
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