Dalle prime ore di sabato 15 Aprile MOAS è stata impegnata nel salvataggio e nell’assistenza di 9 imbarcazioni con a bordo circa 1.500-1.800 persone fra bambini, donne e uomini. Dopo aver portato a bordo 453 persone nell’arco della giornata e con la nave Phoenix a pieno carico, l’equipaggio MOAS è rimasto a monitorare per tutta la notte oltre 1.000 persone ancora ammassate sulle restanti imbarcazioni e in attesa di assistenza.
Alla luce dei 2.074 salvataggi realizzati da vari mezzi SAR nel Mediterraneo centrale il 14 Aprile, fra cui 134 persone salvate dalla Phoenix, questo weekend segna un record nell’escalation della crisi umanitaria in corso nel Mediterraneo.
In una maratona di 24 ore dove si sono susseguite continue operazioni di soccorso, tuttora in pieno svolgimento all’uscita di questo comunicato, l’equipaggio MOAS ha assistito 9 imbarcazioni, fra cui 7 gommoni e 2 barche di legno. Donne, bambini e persone che necessitavano urgenti cure mediche hanno avuto la precedenza nel trasferimento delle 453 persone a bordo della Phoenix. Una volta raggiunta la capacità massima di accoglienza a bordo, nelle ore seguenti si è provveduto a stabilizzare la situazione, distribuendo i giubbotti salvagente alle restanti oltre 1000 persone ancora ammassate su imbarcazioni precarie.
Al calare della sera le condizioni meteo sono peggiorate e la situazione si è fatta sempre più delicata. La Phoenix e il suo equipaggio hanno continuato a scrutare il mare per tutta la notte fino alla mattina della domenica di Pasqua assicurandosi che tutti fossero in salvo.
“Ogni giorno le persone continuano a rischiare la vita in una situazione di cui noi, come società civile, siamo testimoni. Dobbiamo continuare a chiedere ai governi europei di agire in modo che le persone, come quelle tratte in salvo oggi, non muoiano né in Libia né nel Mediterraneo“, ha affermato Regina Catrambone, Co-Fondatrice e Direttrice di MOAS.
Questa situazione senza precedenti dimostra chiaramente come la situazione nel Mediterraneo Centrale sia in netto peggioramento.
Il Fondatore di MOAS, Chris Catrambone continua: “Nessuno ha visto nulla del genere prima d’ora. Le operazioni sono ancora in corso e una nuova imbarcazione è stata avvistata questa mattina presto. Dobbiamo ringraziare la professionalità e l’impegno senza sosta del nostro equipaggio per le tante vite tratte in salvo nella giornata di oggi”.
COS’È MOAS
MOAS è una ONG dedicata a prevenire l’inutile perdita di vite in mare fornendo servizi professionali di ricerca e soccorso sulla rotta migratoria più letale al mondo: il mare.
Fondata inizialmente come iniziativa privata nel 2014, MOAS è stata la prima ONG a pattugliare il Mediterraneo al fine di salvare migranti e rifugiati che intraprendono il pericoloso viaggio dalla Libia all’Europa. Da allora MOAS è divenuta un’organizzazione internazionale che ha salvato ed assistito oltre 33.000 uomini, donne e bambini nel Mediterraneo Centrale e nel Mar Egeo. Attualmente MOAS sta conducendo la sua quarta missione di Ricerca e Soccorso nel Mediterraneo Centrale, lanciata lo scorso 1 Aprile.
Foto e video disponibili dall’agenzia Reuters
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