Il nostro equipaggio professionale e specializzato è una parte importante di ciò che ha reso MOAS l’organizzazione leader nel suo campo. Siamo orgogliosi del nostro team che opera in prima linea in questa crisi e riceviamo costantemente domande a proposito del tipo di persone che compongono il nostro equipaggio e delle varie posizioni che occupano. Questa nuova campagna settimanale vuole far conoscere i membri degli equipaggi MOAS al nostro pubblico ed ai nostri sostenitori, per dare un’idea del loro background e del ruolo che occupano a bordo.
[blockquote text=”lanciamo le navette di salvataggio per soccorrere le persone da barconi fatiscenti che altrimenti non raggiungerebbero mai la loro destinazione. Spesso, raggiungiamo le barche quando si trovano in serie difficoltà, e le persone sono già in mare.” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]
Questa settimana vi raccontiamo la storia di Pete.
“Mi chiamo Pete e sono il timoniere delle lance di salvataggio della Responder durante le operazioni di soccorso. Essendo lance di piccole dimensioni, sono molto maneggevoli e particolarmente adatte a questo tipo di salvataggi. Il mio ruolo è quello di manovrare la lancia e di supervisionare le operazioni di soccorso dalla cabina di pilotaggio, dando istruzioni agli altri membri dell’equipaggio – i marinai scelti o i soccorritori a nuoto – che sono con me a bordo della lancia. Dopo il soccorso, do anche una mano a mantenere in ordine il ponte.
Nei miei precedenti impieghi, le lance le usavamo di solito per dare copertura alle installazioni e piattaforme nel Mare del Nord. Qui, le lanciamo per soccorrere esseri umani da barconi fatiscenti che altrimenti non raggiungerebbero mai la loro destinazione. Spesso, raggiungiamo le barche quando si trovano in serie difficoltà, e le persone sono già in mare.
Qualche settimana fa sono rimasto colpito da un soccorso che abbiamo compiuto su un gommone alla deriva, senza motore e timone per essere manovrato. Sono salito sulla lancia assieme ad un marinaio scelto e ad un soccorritore a nuoto. Non sappiamo cosa fosse successo al motore – forse era stato preso da dei pescatori, o era stato buttato in mare perché non funzionava.
Ad ogni modo, è stato particolarmente complicato perchè il gommone non riusciva a rimanere in una posizione stabile. Senza timone, era in totale balia dell’acqua, e c’erano ben 162 persone a bordo. Il tempo non era dei migliori, e quindi non potevo portare la lancia sul lato sopravvento del gommone – dove avremmo avuto più controllo – ma abbiamo dovuto compiere tutto il soccorso dal lato sottovento. Mentre lanciavamo i giubbotti di salvataggio e cominciavamo a portare le prime persone a bordo, io usavo la lancia per dare dei colpetti tutt’attorno al gommone, per tenerlo il più stabile e fermo possibile. È stata una bella sfida devo dire, ma ce l’abbiamo fatta a portare tutti sani e salvi a bordo.”
Guarda il lavoro di Pete nel video qui sotto:
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