Attualmente MOAS è attiva in Bangladesh, dove gestiamo due Aid Station, o centri di assistenza medica primaria, per fornire cure indispensabili ai rifugiati Rohingya scappati da violenze e persecuzioni in Birmania. Tuttavia, essendo stata MOAS la prima organizzazione civile a lanciare nel 2014 una missione di Ricerca e Soccorso nel Mediterraneo, conosciamo bene i rischi e le difficoltà di queste operazioni ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà per chi salva vite in mare.
All’epoca della collaborazione con Emergency a bordo della nave Topaz Responder, MOAS era in cerca di fondi per proseguire le operazioni marittime il più a lungo possibile. Purtroppo, Emergency non aveva al tempo i fondi necessari per sostenere il nostro lavoro. La Croce Rossa, già nostro partner a bordo della nave Phoenix, ha esteso la propria collaborazione per far fronte a questo bisogno (leggi qui). Come sempre, abbiamo agito in base al nostro principio fondante: alleviare la sofferenza umana e, nel caso delle operazioni marittime, ridurre la perdita di vite in mare.
In totale, MOAS ha salvato oltre 40.000 persone nel mar Mediterraneo ed Egeo fra il 2014 e il 2017. Tutti i nostri report, compresivi di bilanci, sono disponibili sulla homepage del nostro sito: www.moas.eu/it.